Lavori troppo e fai poco esercizio? Ami i Big Mac e non vai mai a trovare la vecchia zia logorroica?
Katherine Milkman, professoressa dell’Università di Wharton, ci parla del “Temptation Bundling”, strategia che consiste nel legare una cosa piacevole ad un’altra meno piacevole, faticosa o fastidiosa, che spesso cerchiamo di schivare ma che sappiamo sarebbe bene fare per sentirci meglio, fisicamente o moralmente!
In questo breve video, Katherine racconta la sua ricerca, i risultati della sperimentazione e fornisce spunti su come applicare il Temptation Bundling alla nostra vita quotidiana per recuperare un maggiore controllo su noi stessi.
In questo tempo scandito da decreti ed incertezze, esiste una nuova realtà con la quale, sembra, bisognerà convivere più a lungo del previsto: la didattica a distanza.
La Behavioral Economics può fornire spunti di riflessione e indicazioni per liceali e universitari in modo da rendere questa esperienza il più proficua e funzionale possibile. Ecco 6 suggerimenti proposti dal Behavioral Insight Team che possono aiutare gli studenti.
Nel 1979 Kahneman e Tversky
hanno elaborato un modello in grado di spiegare come gli esseri umani prendono
le decisioni. Si tratta di un processo molto più complesso di quanto possiamo
immaginare, le persone non sono così razionali e capaci di considerare ogni
singolo aspetto quando devono fare delle scelte.
Questa teoria è applicabile
anche al contesto quotidiano e alla sfera personale proprio come vien
illustrato nell’articolo di Luigia Barzaghi pubblicato nell’osservatorio sul
COVID-19 di aBetterPlace. In questo periodo di emergenza sanitaria e di forte
incertezza abbiamo vissuto momenti di smarrimento e di angoscia, ci siamo
trovati nel “terzo quadrante” quello in cui il dolore e gli effetti negativi
vengono avvertiti in modo più profondo rispetto ai momenti di felicità.
Inoltre
man mano che il tempo passa questa sensazione negativa va scemando e il dolore
diventa meno forte.
Non spaventatevi, è un effetto del tutto normale, è una
lettura in chiave comportamentale di un periodo che molti di noi stanno ancora
affrontando. Esserne più consapevoli ci aiuta sicuramente a viverlo meglio.
A tutti gli interessati segnaliamo questo evento
gratuito online organizzato da Ogilvy in cui, per un giorno intero, vari autori si alterneranno per
parlarci del nudge e della behavioral economics da vari punti di vista.
Il compito di una teoria è quello di riuscire a descrivere la realtà, riflettendo il più possibile il mondo attorno a noi. Comprendere come gli esseri umani prendano le proprie decisioni e compiano le loro scelte ha richiesto lo sforzo di donne e uomini che sono arrivati a creare corpus teorici densi di prove e opinioni.
Col tempo, alcuni studiosi, tra i quali il premio Nobel Kahneman, hanno messo in discussione alcuni assunti proposti dall’economia neoclassica, partendo da una premessa fondamentale: le persone, a volte, prendono decisioni poco razionali. Quali sono, allora, i meccanismi che guidano le nostre scelte? Quali sono gli errori più comuni che commettiamo nel prendere decisioni? A questa e a numerose altre domande risponde la Behavioral Economics, una disciplina che cerca di spiegare in che modo le persone prendono decisioni nella quotidianità e che costituisce la base per lo sviluppo di interventi in grado di orientarci verso scelte migliori, per noi stessi e per la collettività.
Sei curioso di saperne di più? Ecco qui, in breve, la storia di come la Behavioral Economics e il Nudging possono cambiare il mondo attorno a noi, in un video realizzato dal Gruppo BVA France.
Che lavarsi le mani spesso sia fondamentale in questo periodo, ormai è noto a tutti. Ma le scienze comportamentali ci insegnano che non basta sapere le cose per metterle automaticamente in pratica.
Vi proponiamo quindi EAST, una strategia in 4 punti elaborata dal BIT (Behavioural Insight Team), applicabile a svariati ambiti, declinata qui per promuovere l’igiene delle mani all’interno degli ospedali.
E = EASY. Noi esseri umani siamo pigri e la maggior parte delle nostre decisioni vengono prese da quello che Kahneman chiama Sistema 1. Per questa ragione, quando vogliamo spingere le persone ad adottare un determinato comportamento, la prima cosa da fare è semplificare: rendere quel comportamento facile da attuare.
A = ATTRACTIVE. Dobbiamo catturare l’attenzione delle persone usando tutti i mezzi a nostra disposizione per direzionarle e convincerle ad adottare il comportamento desiderato: profumi gradevoli, colori, stimoli contestuali che incuriosiscano e facilitino il percorso verso, ad esempio, il dispenser del disinfettante.
S = SOCIAL. Siamo animali sociali, lo diceva già Aristotele, e le scienze comportamentali hanno confermato empiricamente la cruciale importanza di questo punto: la riprova sociale (o social proof bias) è un meccanismo che condiziona moltissimi nostri comportamenti. Ad esempio, i dati mostrano come la frequenza del lavaggio mani aumenti più del doppio quando abbiamo la percezione che qualcuno ci osservi mentre lo facciamo.
T = (make it) TIMELY. Il tempismo è fondamentale, anche in termini spaziali! Partiamo sempre dalla domanda: “quando dobbiamo ricordare alle persone di igienizzare le mani?” All’entrata dell’ospedale? In sala d’attesa? Dopo l’utilizzo della toilette?
I 4 punti di questa strategia non si escludono tra loro, al contrario: se combinati, la loro azione viene rinforzata e amplificata!
In fotografia il nostro team al lavoro in modalità smartworking, come ancora molti di voi.
In questi mesi ci siamo impegnati nell’ideazione di micro interventi orientati ad aumentare la sicurezza di tutti in particolar modo durante la fase 2, appena iniziata nel nostro paese, sia in ambito pubblico sia privato e nella produzione di contenuti di qualità inerenti l’economia comportamentale e non solo…
Infatti con piacere collaboriamo anche con aBetterPlace, alla rubrica COVID-19, analizzando con la lente dell’economia comportamentale la pandemia che ci ha tristemente colpiti.
Potete trovare tutti gli articoli al link di seguito: