“Sorridiamo” al nuovo anno :)
Negli Emirati Arabi per far sì che le porte dei locali si aprano bisogna sorridere.
L’augurio per tutti voi è quello di aprire questo nuovo anno con un “sorriso” di speranza.
Buon 2021 dal team Nudge Italia.
Negli Emirati Arabi per far sì che le porte dei locali si aprano bisogna sorridere.
L’augurio per tutti voi è quello di aprire questo nuovo anno con un “sorriso” di speranza.
Buon 2021 dal team Nudge Italia.
Il team di Nudge Italia vi augura un Buon Natale
Ci rivediamo presto, con nuovi contenuti!
Contenuto elaborato da: Chiara Curiale
Perché mai noi, che preferiamo stare dalla matematica il più lontano possibile, dovremmo interessarci di statistica, campionamento e media? Che cosa c’entra la media con i piloti d’aereo? Kahneman, psicologo israeliano e vincitore del Premio Nobel in Economia nel 2002, ci spiega perché è importante considerare uno dei principali indici statistici descrittivi: la media.
Egli era incaricato di tenere lezioni ai piloti dell’aeronautica israeliana relativamente alla presa di decisione in contesti di incertezza. Kahneman scoprì che gli istruttori erano convinti – in seguito ad un gran numero di esperienze sul campo – che le punizioni o i rimproveri per gli errori commessi dai piloti fossero il giusto mezzo per migliorarne le prestazioni di volo. Si erano accorti, infatti, che quando ad un comportamento scarso seguiva un rimprovero, la prestazione successiva dei piloti migliorava; al contrario, quando ad una manovra di volo corretta si faceva seguire un rinforzo, la prestazione immediatamente calava. Ma è davvero così?
Apparentemente gli istruttori hanno ragione, ma, se analizziamo a fondo la questione, ci accorgiamo di un effetto che spiega l’andamento delle prestazioni, sia nel campo aereonautico sia nella vita di tutti i giorni. Questo effetto è noto come regressione verso la media: i risultati eccezionalmente buoni o eccezionalmente cattivi rispondono a complesse leggi di casualità; questo fa sì che, dopo aver ottenuto un esito estremo (in positivo o in negativo), l’esito della misurazione successiva tenderà ad essere più vicino alla media. Dopo una manovra di volo particolarmente scorretta (molto sotto la media), il pilota migliorerà la sua performance, che tenderà ad avvicinarsi alla prestazione media, indipendentemente dal rimprovero proveniente dall’istruttore.
La regressione verso la media, quindi, potrebbe spiegare perché i rimproveri talvolta appaiono migliori delle lodi; pensate, ad esempio, all’effetto che questo potrebbe sortire in ambito scolastico o lavorativo, se gli insegnanti e i datori di lavoro non sono adeguatamente informati e formati.
Prendere consapevolezza di questo tipo di effetti è il primo passo per modificare il nostro comportamento.
FONTE: Kahneman, D. (2012). Pensieri lenti e veloci. Milano: Mondadori
Contenuto elaborato da: Vittoria Perego
Che differenza c’è tra rischio e pericolo?
Per scoprire la risposta a questa domanda e per comprendere meglio altri comportamenti poco razionali che le persone mettono in atto quotidianamente puoi leggere il nuovo articolo pubblicato sull’osservatorio BE di aBetterPlace cliccando sul link! Anche in questo caso l’Economia Comportamentale può aiutarci ad evitare di cadere in errori di giudizio.
Buona lettura, facci sapere cosa ne pensi!
Contenuto elaborato da Chiara Curiale
Oramai lo abbiamo capito: le aspettative del nostro dentista circa la nostra igiene dentale non si adattano bene al nostro modo di funzionare. Non siamo esseri del tutto razionali e tendiamo ad adottare scorciatoie di pensiero che, anche nel caso del lavaggio dei denti, possono portare ad errori sistematici i quali, a lungo andare, rischiano di danneggiare la nostra cavità orale.
Se ciò di cui stiamo parlando vi risulta completamente nuovo, questo significa che vi siete persi la prima parte dell’articolo. Vi consiglio di rimediare, cliccando sul seguente link: http://www.nudgeitalia.it/blog/index.php?id=633407304939814913
Quindi, se è vero che il dentista dovrebbe rivedere le sue aspettative nei nostri confronti, noi allora cosa possiamo fare per venire incontro alle sue richieste? Siamo davvero senza speranza? Ci è impossibile lavare i denti con regolarità e spazzolarli per almeno due minuti?
Con sollievo, siamo pronti a rispondervi: no, siamo sempre in tempo per modificare il nostro comportamento. La soluzione? Nudging, Nudging e ancora Nudging!
Dal momento che siamo in grado di prevedere gli errori sistematici che potremmo commettere e le condizioni in cui tali errori si verificheranno, siamo, allora, anche capaci di sviluppare strategie utili per prevenirli o aggirarli. L’Economia Comportamentale ed il Nudging ci forniscono gli strumenti per modificare il contesto in cui gli esseri umani – che non sono sempre perfettamente razionali – si trovano a scegliere ed agire, senza intaccare in alcun modo la loro libertà di scelta. Il fine ultimo degli interventi è quello di promuovere decisioni e scelte che migliorino il benessere
dei singoli e della comunità a cui appartengono.
Anche nel caso dei comportamenti relativi all’igiene dentale, abbiamo a disposizione una vasta serie di nudge, delle semplici “spinte gentili” che possono aiutarci a tradurre in pratica le raccomandazioni del dentista. Vediamone alcuni.
Cambiare l’opzione di default e alleggerire il carico attentivo: ci pensa lo spazzolino!
Quante volte ci è capitato di pensare che ci servirebbe qualcuno – o qualcosa – che ci ricordi che è il momento di lavarci i denti, che ci spieghi come spazzolarli, per quanto tempo e per quante volte al giorno? Cosa succederebbe se questo qualcuno fosse il nostro spazzolino? E se fosse proprio lui a tenere il tempo e a dirci cosa spazzolare? I nuovi spazzolini elettrici, come ad esempio quelli prodotti da @Philips e @Oral-B, sono impostati di default per restare accesi due minuti esatti, il tempo minimo raccomandato per ogni singolo lavaggio. In più, affinché tutte le aree della bocca vengano spazzolate ugualmente e per il tempo necessario, ogni 30 secondi lo spazzolino emette un segnale sonoro che indica alla persona quando è il momento di passare da una zona della dentatura all’altra (dividendo convenzionalmente la dentatura in 4 aree, a ciascuna delle quali vengono dedicati 30 secondi di lavaggio).
Gli spazzolini più avanzati presentano addirittura feedback informativi circa le modalità di spazzolamento e mostrano una faccina sorridente sul display interattivo quando lo spazzolamento è stato effettuato nel modo corretto. La libertà della persona è ampiamente salvaguardata: lo spazzolino può essere spento in ogni momento, anche prima dello scadere dei due minuti; allo stesso modo, i segnali sonori e visivi possono essere ignorati e la persona può spazzolare i denti come e per quanto tempo vuole. Nonostante questo, l’opzione di default, cioè l’opzione predefinita, è quella che le persone prediligono perché evita sforzi indesiderati. Infatti, interventi di questo genere liberano la persona dal carico cognitivo e dall’incombenza di dover prestare attenzione al tempo e alle modalità impiegate per spazzolare i denti, predefinendo il tempo di lavaggio a due minuti e guidando l’esecuzione dei movimenti.
Questo semplice accorgimento aiuta le persone a comportarsi come vorrebbero o dovrebbero fare: nel nostro caso, aumenta la probabilità che le persone spazzolino i denti almeno due minuti e in maniera uniforme. La scelta migliore viene compiuta senza che la persona riconosca nemmeno che sia una scelta.
Rendere il comportamento divertente: The Magic Timer The Magic Timer è un’iniziativa portata avanti da @Oral-B, in collaborazione con @Disney, ed ha l’obiettivo di promuovere nei più piccoli il frequente e corretto spazzolamento dei denti. Questo comportamento, infatti, presenta criticità ancora maggiori per questo particolare target: ai bambini è richiesto uno sforzo particolare, perché le risorse cognitive ed attentive a disposizione sono inferiori rispetto a quelle degli adulti. È sufficiente scaricare l’applicazione dal nome “The Magic Timer” su di un dispositivo digitale (tablet, telefono) e comincia il divertimento! Appena il bimbo inizia a lavarsi i denti, sull’app si avvia il conto alla rovescia di due minuti, durante i quali vengono trasmessi personaggi Disney, della Marvel o di Star Wars; ogni volta che il bimbo completa un intero lavaggio riceve uno sticker virtuale da aggiungere alla sua collezione. Il sistema adottato si basa sul presupposto che rendere il comportamento divertente significa anche facilitarne l’attuazione (gamification). Gli sticker, inoltre, avrebbero la funzione di aumentare la probabilità che il comportamento venga ripetuto perché con buona probabilità rappresentano rinforzi positivi per il bimbo, che sarà invogliato a lavarsi i denti nuovamente per collezionare altri sticker.
I risultati? Lo studio condotto per valutare l’efficacia del progetto ha mostrato come 9 bambini su 10 spazzolano i denti più a lungo quando usano l’app. Per di più, l’app è completamente gratuita e funziona anche se non si ha a disposizione un prodotto Oral-B!
Gli interventi di Nudging presentati sono un’esemplificazione di come un investimento minimo in termini economici possa rappresentare una grande risorsa per il miglioramento del benessere e della salute degli individui. L’igiene dentale costituisce uno degli ambiti di applicazione della Behavioral Economics, grazie alla quale possiamo contribuire in maniera significativa ed efficace
alla promozione di comportamenti corretti relativi al lavaggio dei denti, troppo spesso trascurato.
Inutile dire che il dentista ringrazierà!
FONTI:
https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2020/01/25/ore-senza-lavare-denti-rischi-per-
bocca-gengive_AZVpVmSP0VVe7lMnIELCGO.html
https://www.epicentro.iss.it/cavo_orale/epidemiologia
https://www.az-oralb.it/it-it/linee-prodotti/spazzolini-elettrici
http://www.nudgingforgood.com/2015/10/06/the-magic-timer-app-oral-b/
Contenuto elaborato da: Vittoria Perego e Chiara Curiale
Ricordate l’evento live che vi abbiamo proposto qualche giorno fa sul Nudging e la promozione di comportamenti prosociali? Nel caso in cui ve lo siate perso o vogliate approfondire maggiormente la tematica potete trovarlo disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=ZCGFHXnEZU4&feature=youtu.be
Durante la diretta si è parlato di come il Nudging, se applicato correttamente, possa tradursi in interventi coinvolgenti e in grado di favorire il benessere delle persone.
In particolare, il nostro Massimo Cesareo ci parla di fundraising e comportamenti prosociali. E’ una chiacchierata della durata di circa mezz’ora in cui a momenti di inquadramento teorico in materia di Behavioral Economics si alternano momenti in cui vengono descritti alcuni interventi di Nudging che si sono già dimostrati efficaci nel guidare le persone ad adottare comportamenti prosociali.
Tu cosa aspetti? Clicca sul link e scopri questo mondo interessante!
FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=ZCGFHXnEZU4&feature=youtu.be
Contenuto elaborato da: Chiara Curiale
In che modo è possibile aiutare i cittadini ad assumere comportamenti corretti?
La teoria dei nudge, proposta da Richard Thaler (Premio Nobel in Economia) e Cass Sustein, ha già dimostrato la sua utilità ed efficacia in molti paesi, dotati di Nudge Unit nate con l’obiettivo di applicare i principi dell’Economia Comportamentale per far fronte a problemi di diversa natura e in diversi domini.
Un recente studio dell’Università di Harvard - dal titolo “Should Governments Invest More in Nudge?” - ha mostrato come i nudge, piccole modificazioni nel contesto decisionale, sono molto meno costosi di incentivi economici e campagne educative ma, allo stesso tempo, possono arrivare ad essere in alcuni casi fino a 40 volte più efficaci dei metodi tradizionali. È questo il primo studio che analizza sistematicamente l’impatto economico delle Nudge Unit, in termini di dollari spesi in relazione ai benefici ottenuti.
La riposta che gli autori danno appare chiara: sì, i governi dovrebbero investire decisamente di più in interventi di Nudging per migliorare la vita dei cittadini.
Chi risponderà a questo appello?